Nel giorno nel quale la Chiesa celebra la solennità dell'Immacolata Concezione della B.V. Maria, sei seminaristi sono stati istituiti Lettori e Accoliti.
Nell'omelia il Patriarca Francesco ha ricordato che "i seminaristi devono essere considerati dalla comunità diocesana come una benedizione. Sì, sono vera benedizione per la nostra Chiesa perché la loro presenza dice ricchezza spirituale, la loro assenza povertà".
Rivolgendo poi direttamente ai seminaristi, li ha invitati a guardare "alla Vergine Immacolata: Ella vi rivela il segreto della vita del presbitero: il dono totale di sé a Dio. Solo Lei, infatti, in quanto Immacolata – senza peccato, libera da ogni egoismo -, ha potuto vivere in pienezza tale grazia: appartenere a Lui e solo a Lui. Da qui, la vostra gioia, la vostra fedeltà, la vostra fecondità e la vostra “efficacia” di preti".
Nella meditazione che il Rettore ha rivolto ai seminaristi nella celebrazione delle Lodi al mattino dell'Immacolata, ha proposto di vivere la propria personale vocazione nella santità di Maria. Un invito esplicito a riconoscere la dignità di ogni fratello nella fede, ad offrire una risposta libera alla scelta di Dio e a vivere con profonda unità interiore il dono del Battesimo e quello della vocazione sacerdotale.
La formazione dei sacerdoti ha bisogno di essere «rilanciata, rinnovata e rimessa al centro». È uno dei motivi che hanno ispirato la stesura della nuova Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis che, a distanza di quarantasei anni dall’ultima, viene promulgata dalla Congregazione per il clero nella solennità dell’Immacolata Concezione. Il testo rappresenta uno strumento efficace e aggiornato per la «formazione integrale» del prete: una formazione, spiega il cardinale prefetto del dicastero Beniamino Stella, «capace, cioè, di unire in modo equilibrato la dimensione umana, quella spirituale, quella intellettuale e quella pastorale, attraverso un cammino pedagogico graduale e personalizzato».